Perché proteggere subito Active Directory
Il 90% delle organizzazioni dipende ormai da Active Directory (AD)*, ma questo significa fornire un’ampia superficie di attacco.
Poiché l’80% delle violazioni coinvolge il furto delle credenziali**, gli avversari riescono ad accedere e muoversi lateralmente con facilità. Dato l’elevato numero di endpoint autenticati da Microsoft Active Directory o Azure AD, proteggere Active Directory è fondamentale per prevenire le violazioni. Migliorare l’hygiene e la manutenzione di AD è il punto di partenza. L’allineamento dei team di sicurezza e di gestione dell’identità e dell’accesso (IAM) a un approccio moderno alla sicurezza rafforzerà ulteriormente la tua resilienza, permettendoti di ritirare i i protocolli obsoleti e implementare controlli di sicurezza moderni per rilevare le minacce in tempo reale.
Questo white paper ti permetterà di avere ulteriori informazioni su:
- Lacune e rischi intrinseci nella sicurezza di Microsoft AD e Azure AD: perché non possono essere ignorati
- Perché la sicurezza AD tradizionale non è in grado di contrastare le tecniche di attacco moderne
- Come migliorare l’hygiene di AD per ridurre gli attacchi basati sull’identità
- Che cosa può fare una piattaforma unificata per migliorare la tua postura di sicurezza complessiva contro le minacce moderne
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“Con CrowdStrike, ora abbiamo un’ottima visibilità dei log di Active Directory e del traffico tra le macchine; questo ci permette di monitorare le tecniche di movimento laterale più usate e preoccupanti.”
– Steven Townsley
Head of Information Security
Mercedes-AMG Petronas F1 Team
*Frost & Sullivan. Active Directory Hold the Keys to your Kingdom, but is it secure? March 2020
** CrowdStrike. Global Threat Report. 2022
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